domenica 19 ottobre 2008

Solitudine e Silenzio

Spesso mi capita di pensare alla solitudine ed al silenzio nella mia nuova ottica. Per me, queste parole hanno assunto un significato del tutto nuovo da qualche tempo a questa parte. Come fa la maggior parte delle persone, pensavo che nel silenzio e nella solitudine ci sia solamente tristezza, vuoto e noia. Adesso ho capito che la misura in cui riusciamo a stare bene da soli e in silenzio, apprezzando noi stessi, le cose che ci circondano, la natura, è un indice del nostro benessere interiore; indica quanto stiamo bene con noi stessi e conseguentemente col mondo. Lo so, perchè non molto tempo fa, per me, stare da solo significava quasi morire. In realtà, come tutti, quando sono da solo entro in pieno contatto con me stesso, senza alcuna distrazione. Il mio stato d'animo di allora usciva fuori e riconoscendolo mi sentivo ancora peggio. Se ciò che coltiviamo dentro di noi è ira, invidia, rabbia, noncuranza, distrazione, possiamo stare certi che nel momento in cui staremo soli e in silenzio, questi stati negativi si riproporranno. Durante i momenti di solitudine e di silenzio scopriamo le fondamenta su cui basiamo la nostra vita, su cui costruiamo le relazioni interpersonali. Se queste fondamenta sono deboli come potrà crescere qualcosa di solido? Se le fondamenta invece sono forti, tutto quello che ne nascerà sarà qualcosa di robusto e solido. Occorre coltivare momenti di raccoglimento personali, in cui capire se stessi a fondo. Non si può passare la vita sfuggendo da se stessi. Tutto il mondo che ci circonda parte da noi stessi. Affrontare la vita nel migliore dei modi, significa comprendere la fonte da cui la vita stessa parte. 

1 commento:

Sara Giorgia ha detto...

Sottoscrivo in pieno: com'è difficile stare soli quando si soffre!... Però, dopo, è una conquista.

Ps: ma perché non metti un link su Fb al tuo blogghino? Merita di essere letto da tutti.

Bacino.